Dopo la dichiarazione di Matt Cutts, poi pubblicata come “Vangelo” nella pagina di Google riguardante la possibilità di penalizzare i propri competitor (leggetela qui), mi è venuta in mente una cosa ovvia: “Se Google ammette che i competitor potrebbero penalizzarci, perchè non ci fornisce uno strumento per proteggerci da eventuali attacchi?”
A tal proposito ho avuto un’idea che per essere sviluppata ed avere successo ha bisogno dell’appoggio di un numero enorme di webmaster che mi supportino. Non essendo un “personaggio” molto social la vedo veramente difficile ma vi espongo comunque il progetto che a breve sarà pubblicizzato in italiano sul dominio www.nofellow.it ed in inglese su www.nofellow.com

Come avrete potuto intuire dal nome del dominio, NOFELLOW c’è una certa assonanza con il caro rel=NOFOLLOW di Google, utilizzato per informare appunto Google sulla nostra volontà dal NON VOLER TRASFERIRE PAGERANK a chi stiamo linkando. Con il NOFOLLOW abbiamo quindi la possibilità di linkare liberamente senza rischiare di essere considerati dei web spammer che vogliono spingere parole chiave per altri siti web. Ma nel caso opposto? Quando invece riceviamo dei link in entrata NON DESIDERATI? Se un competitor ci punta addosso migliaia e migliaia di link da siti con pagerank e tutti con la stessa anchor text? Ovviamente Google penserà subito ad un tentativo di manipolazione delle SERP grazie ai nuovi SIGNAL di Google Penguin. Bene vengo al dunque, dato che non ci è stato fornito alcuno strumento da Google per poter dire “Hey fermo li, questo link in entrata per me puoi anche scartarlo perchè lo considero inadeguato o malevolo e creato solo per arrecarmi danno”, ho ben pensato di inventarmi un nuovo TAG META, il NOFELLOW.
L’assonanza con il NOFOLLOW è voluta ed è secondo me carina perchè NOFELLOW significa NON AMICO (letteralmente compagno) ma anche “non selezionato, non autorevole), quindi è esattamente il corrispettivo del NOFOLLOW ma per i link in entrata non desiderati. Credo che in uno scenario web che preservi il lavoro di ogni azienda sul web, un tag del genere sia DOVEROSO da parte di Google per garantire l’incolumità dei nostri siti web in caso di attacchi da parte di competitor senza scrupoli.

La mia idea è quella di inserire nella sezione del proprio sito web un meta del genere:
<meta name=”nofellow” content=”dominiomalevolo.com” />
per indicare al crawler di Google di escludere completamente i link provenienti da un sito web nei suoi calcoli del pagerank preservandoci quindi da eventuali penalizzazioni.

In alternativa sarebbe interessante anche aggiungere una voce apposita nel file robots.txt tipo:
NoFellow: *.dominiomalevolo.com
per escludere tutti i link dal dominio e da eventuali terzi livelli

Vi direte: “Ma a cosa serve se poi Google ignora questi tag?”
Bene, se li utilizziamo in tanti magari Google coglierà “il suggerimento” e si renderà conto che questo è un modo onesto e giusto per permettere a chiunque di salvaguardare la salute del proprio sito web e dei propri posizionamenti organici.
Questo mio progetto ha bisogno di un gran supporto da parte della comunità SEO e di qualsiasi webmaster che abbia a cuore i propri siti web ed il proprio lavoro, per questo vi chiedo di supportarmi parlando un po in giro di questa iniziativa.

I siti che parleranno del NOFELLOW e sui quali sarà possibile segnalare il proprio sito web a fini meramente statistici sono:
1) www.nofellow.com (EN)
2) www.nofellow.it (IT)
3) www.nofellow.org (Multilingua)

diffondete, diffondete ed usate il NOFELLOW… Google non potrà non prenderne atto e tutelare il nostro lavoro.

Grazie a tutti,
Ivano Di Biasi