Ed ecco il post SEO autocelebrativo di fine anno dove vi racconto tutti i mei successi lavorativi e vi parlo bene della nostra prima strepitosa SEO Suite made in Italy.
Ma no, basta! Dei successi non interessa a nessuno, vorrei solo parlarvi di uno dei cambiamenti di Google che ho potuto constatare durante un anno intero di lavoro sul campo, è uno solo dei tanti ma merita attenzione perchè ha cambiato il mio modo di fare SEO ed il mio modo di vedere la SEO in genere.

Il cambiamento fondamentale di Google

In passato una query tipo “curare i brufoli” presentava risultati di ricerca quasi identici a query simili come “come posso curare i brufoli” oppure “come si curano i brufoli” oppure ” cura definitiva per i brufoli”, questo dava la possibilità ai SEO di lavorare su una sola keyword e/o varianti e fare link building sulla pagina di destinazione ben sapendo che i frutti da raccogliere sarebbero stati tanti perchè avrebbe centrato più piccioni con una fava.
Detto in parole povere, Google rispondeva ad “insiemi di keyword related” con un sottinsieme limitato di siti web sembre identici, come se lavorasse in una modalita GRUPPO-DI-KEYWORD -> GRUPPO-DI-SITI, le SERP erano sempre molto ma molto simili.

Il grande cambiamento di Google (credo, anche se solo minimamente, per contrastare questa metodologia) ha portato ad avere risultati di ricerca molto più precisi escludendo chi prima era riuscito a posizionarsi su tutto con il minimo sforzo.

Riflessioni sul cambiamento

  1. Il concetto di keyword ha perso decisamente valore perchè il posizionamento della singola parola chiave non si tira necessariamente dietro tutta la long tail come avveniva in passato
  2. Molte SEO Agency non hanno saputo affrontare il cambiamento e lavorano ancora sulle keyword ed anche se le posizionano non portano gli stessi risultati di due anni fa. In parte lo faccio anche io ma solo su money keys.
  3. Il fatto che Google non risponda più a “gruppi di query” con lo stesso “gruppo di risultati” ha aperto la strada a tanti piccoli siti web che essendo precisi su una determinata esigenza di ricerca hanno iniziato a fare quel pochino di traffico che prima gli era impossibile.
  4. E’stato rivalutato il ruolo del copywriter che spesso si vende come SEO in quanto in grado di posizionare parole chiave di long tail con la scrittura di un articolo.
  5. Il concetto di contenuti di qualità è anch’esso cambiato, non è importante scrivere realmente articoli che abbiano un valore per l’utente, basta scrivere articoli che intercettino keyword di long tail mirate, non importa che siano qualitativamente buoni ed utili, l’importante è che ci sia un exact match del testo con la keyword di ricerca.
  6. Tutte i settori dove una query di ricerca può essere espressa in molteplici modi, ad esempio il settore salute o quello delle guide, sono le nuove miniere d’oro per i piccoli investitori che possono munirsi di un piccolo staff di copywriter e fare concorrenza anche ai grandi editori. In questi settori una buona strategia editoriale ed una buona ottimizzazione SEO possono fare miracoli.
  7. In settori dove le query di ricerca sono ormai mature e variano poco la fa ancora da padrona la link building (ad esempio nel turismo, vendita computer, forex) , non c’è ottimizzazione SEO che tenga perchè tutti i competitor sanno bene quali siano le keyword e non hanno alcuna possibilità di intercettare “le briciole” derivanti da chi fa ricerche in modo bizzarro.
  8. Il cambiamento offre però la possibilità di migliorare decisamente le conversioni derivanti dal posizionamento di keyword specifiche di long tail , oggi è più facile farlo ma ne servono tante.

Questo piccolo post è la condivisione di alcune riflessioni su quello che per me è stato il cambiamento SEO fondamentale, tutto il resto ha avuto quasi un impatto zero sulle vecchie modalità operative tranne che per la link building, quella è cambiata ed anche pesantemente ma magari ne parliamo l’anno prossimo.

Colgo l’occasione per augurare a tutti un buon capodanno ed inizio anno nuovo.