Decidere il modo migliore per fare una campagna di link building  è uno degli argomenti più discussi del momento.
Tutte le SEO agency hanno iniziato l’anno 2013 con il grande dubbio di come condurre le proprie campagne di link building, i siti di comunicati stampa hanno ormai perso quasi tutto il loro valore, in quanto presentano almeno un paio di link in ogni singolo articolo pubblicato, cosa che rende molto facile a Google capire che si tratti di link artificiali. L’abilità di Google nel comprendere quali siano link di qualità e quali invece siano link facilmente ottenibili su siti di scarsissima qualità, ha reso la vita molto difficile a chi fa link building per professione. Anche i webmaster meno esperti, utilizzavano i siti Web di comunicati stampa o article marketing se preferite, ed ora si trovano completamente impossibilitati nel condurre le proprie campagne di link popularity. In alcuni esperimenti condotti nell’ultimo mese ho potuto notare come pubblicando articoli su siti Web di scarsa qualità verso le pagine di destinazione specifiche, le loro posizioni siano drasticamente crollate su Google.
Cos’è cambiato quindi? Com’è possibile fare delle campagne di link building senza rischiare di essere penalizzati da Google?
Sinceramente a me fa piacere che Google abbia preso delle contromisure contro gli spammer e che abbia praticamente reso inutilizzabili i software di pubblicazione automatica di link. Oggi per condurre una campagna di link building è necessario un impegno serio, è fondamentale scrivere articoli di testo di altissima qualità, soprattutto originali, e pubblicarli su siti Web di valore. Quando parlo di siti Web di valore non intendo siti Web con pagerank, mozrank ed altri parametri di misura, ma intendo siti Web realmente visitati, posizionati sui motori di ricerca con determinare parole chiave, che ricevono social signals da Facebook, e che soprattutto non abbiano link in uscita in tutti gli articoli che pubblicano. Altro aspetto fondamentale per poter portare avanti una campagna di link building è quello di variare la anchor text altrimenti Google si renderà subito conto che stiamo provando a manipolare le SERP. Ovviamente se dobbiamo scrivere articoli di testo originali, di qualità, di una buona lunghezza, e non abbiamo neanche la possibilità di sfruttarne tutti il link sulla parola chiave importante, perché come dicevo prima è necessario variarla, il lavoro diventa insostenibile,  si avrà bisogno di scrivere un gran numero di articoli solo per mascherare la propria attività di link building. Per Google ovviamente questo è un grande traguardo perché costringe gran parte dei proprietari di siti Web che facevano link building a tirarsi indietro oppure lavorare il triplo sperando di ottenere gli stessi risultati di qualche anno fa. Ovviamente c’è da dire che Google è pur sempre un programma e quindi ha sicuramente dei punti deboli che possono essere sfruttati per ottenere risultati con pochi sforzi.

Qual è l’aspetto fondamentale che possa realmente farci ottenere dei risultati facendo link building?
A mio avviso il modo migliore per ottenere dei risultati da una campagna di link building è quello di non puntare su parole chiave secche ma lavorare su parole chiave radice che si tirino dietro tutte le parole chiave di long tail. In questo modo si avrà la possibilità di spingere gruppi di parole chiave variando solo poche anchor text che rappresentano dei pattern specifici per rappresentare tutto l’insieme dei keyword di long tail che vogliamo posizionare.
A mio avviso a prescindere dal discorso di link, nel 2013, per ottenere dei risultati concreti sarà necessario lavorare sui contenuti, sarà possibile fare link building anche senza i link nel testo, ma semplicemente utilizzando la giusta combinazione di parole chiave per far capire al motori di ricerca di cosa siamo parlando, a chi ci stiamo riferendo, quale sito o brand stiamo menzionando, il che risulterà come un insieme di link semanticamente collegati alla pagina di destinazione, quindi potremmo linkare idealmente una pagina Web con numerose key Word senza utilizzare alcun anchor text.
Mi rendo conto che concetti abbastanza avveniristico ma sono sicuro che funzioni e nel video che segue dimostro come sono riuscito ad ottenere i primissimi posti sulla keyword “primi sui motori di ricerca” semplicemente tarando le parole utilizzate nel testo della mia pagina e pubblicando articoli senza link che però la menzionassero.
La qualità del contenuto è fondamentale, molte aziende offrono servizi di SEO copywriting, ma le tecniche che utilizzano sono datate anzi possono addirittura arrecare danno al sito Web perché fanno uso spropositato delle parole chiave e soprattutto non conoscono la “vera ricetta” per mettere insieme tutte le parole per rappresentare un argomento e credono ancora che il punto di forza di un articolo sia semplicemente la keyword density.
Google è come Matrix, bisogna imparare a leggerlo per ottenere ciò che vogliamo, non basta saper scrivere o saper sparare link in giro.

Guardate nel video in basso un’anteprima del nuovo software che ho realizzato per ottimizzare i contenuti e gli articoli in cui pubblicare i link.

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