Il posizionamento organico non garantisce un numero fisso e costante di visite al proprio sito web ma è fortemente influenzato da innumerevoli fattori esterni che ne determinano la crescita o la riduzione del traffico nel tempo.

Con questa affermazione voglio dire che se un sito web è posizionato ad esempio per 100 parole chiave a Gennaio e per tutto l’anno fino a dicembre, riesce a mantenere esattamente lo stesso posizionamento , ogni mese otterrà un numero di visite diverse a seconda di fattori specifici che influenzano il suo segmento di mercato.

I fattori che influenzano il rendimento delle parole chiave non hanno nulla a che vedere con il posizionamento o con la SEO ma sono fattori del “mondo reale”, fattori della vita quotidiana che si riflettono sul rendimento effettivo delle SERP.

Quali fattori influenzano il rendimento del posizionamento

Vi sembrerà strano ma i fattori sono praticamente tutti quelli che potrebbero venirvi in mente, il caldo, il freddo, la neve, la pioggia, il Natale, la Pasqua, un terremoto, una guerra, un cattivo raccolto nei campi, una brutta vendemmia, una notizia al telegiornale, un meteorite caduto sulla terra per assurdo potrebbe influenzare il rendimento di SERP specifiche.

Vediamo prima di tutto cosa intendo con il termine rendimento delle SERP.

Nel settore Food, una parola chiave come “pastiera napoletana” ha un rendimento altissimo ma solo quando ci troviamo nel periodo di Pasqua ed anche a Natale, negli altri mesi dell’anno la keyword è praticamente inutile.

Nel settore vacanze, la keyword “vacanze a Ibiza” funzionerà ovviamente nei mesi da marzo a luglio, al massimo inizio agosto per i ritardatari ma se ad esempio il meteo dovesse affermare che ad Ibiza per Giugno e Luglio pioverà sempre, la SERP avrebbe un crollo di ricerche imprevedibile ed il rendimento scenderebbe drasticamente.

Per quanto possa sembrare assurdo il caso specifico vi assicuro che ce ne sono un’infinità molto più probabili e concreti.

Il fatto che le cose accadano a nostra insaputa e fuori dal nostro controllo non vuol dire che non si possa provare a prevedere il prevedibile ed interpretare con criterio l’imprevedibile senza farsi prendere dal panico.

Prevedere i cali di visite stagionali

In ogni settore e segmento di mercato esistono dei periodi dove si ha un rendimento più alto ed altri in cui il rendimento è quasi nullo, solo alcuni settori hanno una regolare distribuzione del rendimento nel corso dell’anno ma anche per loro ci sono gli scossoni delle festività specifiche o l’influenza di eventi imprevedibili come accade in borsa.

Tralasciando gli eventi imprevedibili, sarabbe buona pratica studiare il proprio settore e capire quando le visite potrebbero salire drasticamente o avere delle forti flessioni in modo da poter pianificare le seguenti azioni:

  1. Provare ad essere meglio posizionati quando le keyword rendono maggiormente
  2. Ridurre l’investimento in ADS quando siamo ben posizionati e le keyword rendono molto
  3. Aumentare l’investimento in ADS quando le keyword rendono poco
  4. Sfruttare i periodi di “magra” in cui si lavora poco per costruire e rafforzare sezioni del sito per quando sarà il momento giusto
  5. Aumentare o ridurre le spese a seconda del periodo e/o di eventi specifici

Per prevedere i cali stagionali basta avere un sito web che non sia stato penalizzato negli ultimi due anni (altrimenti i dati analitici sarebbero falsati) ed incrociare i dati di Google Analytics YOY (Year over Year), più semplicemente anno su anno quindi sovrapponendo le visite degli ultimi due anni (in analytics si fa confrontando con periodo precedente).

Quello che ci interessa in questa analisi non è il numero di visite ma la forma del grafico da cui si riescono ad individuare delle date in cui le visite iniziano a salire ed altre in cui crollano improvvisamente.

Quello che accade in quelle date specifiche, molto probabilmente, accadrà a tutti i siti web del vostro stesso settore.

Nel nostro software SEO Zoom, stiamo proprio prevedendo una funzione per prevedere questi eventi e far dormire sonni tranquilli ai propietari dei siti web e non fargli prendere un colpo improvviso quando tutto crolla o farli illudere dinanzi ad una salita che definiamo “fisiologica”.

Sempre in SEO Zoom stiamo pensando di dare la possibilità agli utenti di segnalare eventi imprevedibili accaduti nel loro settore in modo da renderli visibili a tutti i proprietari di siti web dello stesso settore, una sorta di SEO Meteo in tempo reale per capire per quale motivo “gli utenti non vanno al mare”… beh sta piovendo…

Interpretare i cali di visite graduali o improvvisi

I cali di visite graduali sono quasi sempre dovuti ad un fattore molto grave, il rale calo di popolarità di un sito web.

Questo tipo di calo può dipendere da una cattiva gestione del sito web, dall’aver un po “mollato la presa” ed essersi fermati a godersi i risultati ma anche da un costante aumento di errori del server non gestiti a dovere dal webmaster.

Questi cali sono difficili da affrontare perchè per guadagnare fiducia (TRUST) ci vuole tanto duro lavoro ma per perderla ci vuole un attimo, un passo falso. Bisogna pianificare una strategia a lungo termine per migliorare la qualità del sito web e riportarlo nuovamente più in alto di prima.

I cali improvvisi invece hanno in impatto emotivo molto più forte ma sono quasi sempre più semplici da affrontare e risolvere. C’è sempre dietro un evento specifico a cui non è mai troppo complicato risalire, errori banali nel codice, cambi di server errati, eventi stagionali, migrazioni di  CMS o cambi di URL male gestiti.

Se affrontati tempestivamente, questi cali sono facilmente colmabili con delle contromisure per ripristinare la situazione allo “step precedente”, generalmente Google non impiega mai più di un mese per riportarvi dove eravate, ma ricordate bisogna muoversi in fretta.

Crollo improvviso delle visite

Ecco un esempio di sito web che ha avuto un crollo mostruoso delle visite da un giorno all’altro, uno di quei crolli da far veramente venire da piangere al proprietario del sito web.

crollo visite

Il sito ad inizio Aprile ha iniziato ad avere una graduale crescita delle visite e poi ha avuto una bella impennata verso metà mese ma poi improvvisamente dopo il 21 aprile ha avuto un crollo catastrofico, da rimanerci veramente secchi.

Fortunatamente la crescita ed il crollo erano previsti, conoscendo il settore, quello Food, sapevo benissimo che il grafico avrebbe avuto questa forma specifica, ce l’ha da sempre ogni anno.

Ed ecco infatti il grafico di un altro sito Food , sembra indistinguibile nella foma anche se i numeri sono ben diversi.

crollo visite sito web

Qualcuno potrebbe obiettare dicendo: “Beh i due siti li gestisci tu, usi gli stessi metodi, le stesse strategie, le stesse keyword quindi è ovvio che siano così simili”.

Per evitare di essere contestato, giustamente, ho chiesto ad un amico che ha anche lui un sito Food di darmi il grafico delle sue statistiche nello stesso periodo ma eliminando i numeri di visite (non sono fatti miei 🙂 )

visite in calo

 

Come potete notare l’andamento è perfettamente identico nonostante i siti abbiano keyword diverse, numero diverso di pagine, numero di visite diverso, gestione diversa e strategie diverse.

La conclusione è che per dominare un settore, per scegliere le strategie giuste è fondamentale conoscerlo profondamente sia per non farsi venire infarti quando si hanno crolli come quelli che vi ho mostrato, sia per studiare la giusta strategia d’azione ma soprattutto nel momento giusto.