Dal 25 Aprile 2012 migliaia di webmaster hanno ricevuto la fatidica notifica di Google avente come oggetto: “Strumenti per i Webmaster di Google di rilevamento di link non naturali che rimandano a …“, nel messaggio si richiede al webmaster di rimuovere tutti i link acquistati che puntano verso il proprio sito web dopodichè di contattare Google e richiedere di essere “perdonati” per essere stati cattivi. In contemporanea con l’invio di questa notifica in webmaster tools, è stato lanciato l’aggiornamento Google Penguin per eliminare il “web spam”. Vorrei affrontare questo argomento da diverse angolazioni e diversi punti di vista senza giungere a conclusioni affrettate, mi farebbe piacere che il lettore riuscisse ad avere una visione globale dello scenario su cui si è svolta quest’ultima battaglia SEO e di Marketing, anche se pochi hanno realmente capito cosa sta accadendo e continuano a prendere come vangelo quello che gli viene propinato e credono ciecamente che si tratti solo di link ed altre banalità.

Punto di vista di Google interpretato da Ivano Di Biasi

Esigenza: Incrementare i guadagni
Capro espiatorio: I SEO che provano a manipolare le SERP e che vanno puniti
Metodologia: La solita, cambiare algoritmo, far saltare le SERP e chi crolla corre ai ripari pagando AdWords

Io se fossi Google vorrei che i SEO non riuscissero a portare in prima pagina i siti web dei clienti perchè tolgono entrate ad AdWords, in prima pagina ci vorrei quei poveracci che non investirebbero mai in PPC (ecco perchè vedete nelle top 10 molte new entry anche con siti il cui ultimo articolo è di 3 anni fa). Opterei per un bel cambio di algoritmo (com’è stato fatto) e direi che è stato per evitare che quei cattivoni di SEO facessero Web Spam. Quando cambia un algoritmo è come se cambiassero le variabili di una formula matemarica e di conseguenza cambiano anche i risultati. Perchè non sfruttare l’inevitabile cambiamento delle SERP derivanti da un cambio algoritmico per far credere ai SEO che SE SCOMPAIONO sia colpa dei link in entrata? Ma quasi quasi prima di cambiare l’algoritmo invio un bel messaggio che intima di togliere link acquistati così prendo due piccioni con una fava. Quelli che cadranno per il cambio algoritmico crederanno che si tratti dei link , quelli che non cadranno saranno comunque spaventati per tutti quelli che sono caduti ed alla fine ci troveremo che tutti hanno ripulito i link acquistati o procurati… ma quanto sono furbo ed intelligente.

Punto di vista del Webmaster che è crollato dalle SERP dopo Penguin

Esigenza: Risalire in prima pagina
Capro espiatorio: I SEO, ma chi cavolo me l’ha fatto fare, mi hanno messo nei guai
Metodologia: Levo tutto di mezzo, ripulisco tutto

Molti webmaster stanno passando le loro giornate a contattare chiunque gli abbia messo un link per chiedere di rimuoverlo perchè sono terrorizzati dalle cavolate che leggono in giro e che gli propina Google. Richiedono la riconsiderazione a Google ammettendo quindi di aver fatto uso di tecniche scorrette e, secondo me, facendosi blacklistare o quantomeno “marchiare”. Chi era “in cura” da un SEO ed ha subito un crollo gli starà rompendo le scatole all’inverosimile accusandolo di qualsiasi negligenza gli possa mai venire in mente. Fortunatamente tra tutti i miei clienti solo 3 o 4 hanno subito un calo e fortunatamente si tratta di salti dalla 1 alla 2 o 3 pagina quindi nulla di sconvolgente ma ho tutta la solidarietà del mondo per quei poveri SEO senza colpe che si sono trovati più clienti al 300 posto ed ovviamente incazzati neri.
Cari webmaster, ieri a google piaceva il colore rosso, oggi gli piace il giallo, se volete piacergli nuovamente fate una bella tinteggiata gialla al sito e rimettetevi in corsa, non perdete tempo a disfare lavoro pregresso che invece potrebbe giovarvi. In questi giorni ho “riottimizzato” un sito di un cliente che era crollato dalle SERP, ora è al 1 posto per tutte le keyword turistiche sulla sua zona , il tutto senza togliere neanche mezzo link.

Punto di vista dei webmaster che non ha subito Penguin:

Esigenza: Rimanere nelle posizioni in cui è
Metodologia: Se ho ricevuto il messagio di Google allora tolgo tutti i link altrimenti non faccio nulla.

Chi ha ricevuto il messaggio di Google e non ha subito cali di posizioni a mio avviso non dovrebbe fare assolutamente nulla, togliere i link e come suicidarsi ed ammettere di aver fatto qualosa di scorretto ma molti stanno passando le loro giornate a contattare uno ad uno i webmaster che li linkano per farsi togliere tutti i collegamenti… Il risultato secondo me sarà catastrofico. Questi webmaster si sentono nel limbo e non sanno cosa fare: “Li tolgo o li lascio? Che casino!!!”, bene io vi consiglio di lasciarli, se a Google non piacciono li ignorerà.

Punto di vista di Ivano Di Biasi

Il mio punto di vista è chiaro credo,secondo me Google gioca di strategia e psicologia, cambia algoritmo e preannuncia che chi ha link acquistati o non naturali subirà penalizzazioni. Io sono sicuro che non si tratti di penalizzazioni dirette ad uno o ad un altro sito web, si tratta semplicemente di una modifica in grado di non trasferire “Link Juice” se l’insieme dei link che puntano ad un sito web sono sospetti. Di conseguenza il sito cade dalle SERP ma non perchè è stato penalizzato, cade perchè non ha più il sostegno di quei link che google ha scartato. Grazie al messaggio di massa del 25 aprile (in webmaster tools), una buona fetta di webmaster timorosi (impauriti ancor più dai soliti allarmisti da forum e blog di settore), molti elimineranno i propri link, sicuramente anche quelli che gli stanno dando una spinta vitale per essere nelle SERP.

Google ancora una volta ha ottenuto quello che voleva, di seguito vi scrivo chi ci ha guadagnato e chi ci ha perso:

Cosa ci ha guadagnato Google cambiando algoritmo?

  1. Nuovi clienti AdWords (quelli caduti dalle SERP e che vendevano tramite traffico organico)
  2. Nuovi clienti AdSense (i nuovi siti che sono finiti in prima pagina)
  3. Ritorno di immagine (google ha giustificato il suo cambiamento dicendo che era necessario per migliorare la qualità delle SERP)
  4. Dissuadere i webmaster dal procurarsi link e/o contattare un’azienda SEO per far fare link building
  5. Spingere i SEO a lavorare con meno aggressività

Cosa ci ha guadagnato il SEO?

  1. Nuovi clienti (quelli che sono crollati)

Cosa ci ha perso il SEO?

  1. I più deboli la fiducia
  2. I più sfortunati la credibilità
  3. Molti la pazienza perchè i clienti argomentano strane teorie infondate

Come si esce dalla stretta di Penguin?

E’ una vera cavolata, come sempre, il trucco è sempre onPage, modificate i vostri contenuti e non esagerate con le keyword, utto qui