Social Media Marketing

Il sovrastimato valore del social media marketing

Quando si parla di Social Media Marketing provo un gran senso di fastidio, un altro parolone da sbattere in faccia ai clienti per mostrare di essere all’avanguardia, come se rompere i coglioni ai propri amici su Facebook e Twitter fosse tutto d’un tratto diventato un lavoro e addirittura talmente serio da considerarlo una nuova branca del web marketing, il famosissimo social media marketing. Bene, ho iniziato arrivando diritto al punto, il social media marketing mi sta sullo stomaco, credo si avrelo espresso abbastanza chiaramente, ma ora vediamo anche perchè.

 

Perchè non ritengo efficace il social media marketing

Per fare marketing sui social network, su Facebook in primis, sono necessari dei presupposti fondamentali:

  1. Devi avere un numero considerevole di “amici” a cui rompere le scatole con la tua pubblicità
  2. Avere amici che possano essere almeno un po interessati a quello che hai da proporre
  3. Avere amici che saranno interessati anche a tutto quello che avrai da proporre per altri clienti
  4. Avere amici che dopo i primi 3 messaggi pubblicitari non ti mettano in IGNORE
  5. Avere amici all’estero o fissatissimi per il social se decidi di usare Twitter dato che in Italia non va un gran che.
  6. Essere un personaggio famoso o almeno molto amato e seguito per sperare che 10 persone su 100 prendano sul serio quello che hai da dire.

Questi sono solo i “prerequisiti” per potersi lanciare in una campagna di social media marketing, se non hai nessuno che ti legge stai perdendo tempo.

Bene, premesso questo passiamo ad una serie di riflessioni che vengono spontenee:

  1. Ma quale subdolo individuo collezionerebbe amici sui social per poi rompergli le scatole con messaggi continui di pubblicità? La risposta è TANTISSIMI. Ogni santo giorno, anche persone che realmente sono amici, ti tartassano di messaggi per invitarti in discoteche (in cui lavorano) o per proporti vacanze (in hotel in cui lavorano) ecc… Il risultato è sempre lo stesso… Li cancello dagli amici, mi annoiano, chi invece non li cancella li ignora.
  2. Supponendo che tutti non siano come me, sono belli e cari ed abboccano ai messaggi ammaliatori del social media marketing. Quanti “lettori” saranno realmente interessati a quello che hai da vendere? Gli amici non sono profilati, sono persone con interessi diversi, preferenze diverse, vivono in città diverse. Il target si riduce sempre di più ad ogni domanda che mi pongo.
  3. Mi metto nei panni degli ottimisti, persone così convinte di avere in mano qualcosa di unico, irripetibile, desiderabile, che sono sicuri di poter far piacere talmente tanto quello che hanno da offrire da innescare una vera e propria reazione a catena che definiscono “VIRAL MARKETING”. Bene, devo dire che nel marketing virale ci credo, si può fare ma … e c’è un ma… Cosa secondo voi può diventare virale? Cosa può essere così interessante da volerlo condividere con chiunque? Le statistiche dicono che le cose più condivise sono quelle più stupide ed inutili, foto, video e cavolate divertenti per regalare un sorriso agli amici. In quanti casi si è in grado di riuscire a tirar fuori un business partendo da una diffusione di qualcosa di demenziale e divertente? Siamo sicuri che per il nostro business vogliamo orientarci verso un target di beoti che condividono cavolate per riderci un po su? (lo so, lo so, tutti condividiamo cavolate…)
  4. Ultima domanda sul social media marketing. Diciamo di essere un super guru del social media e di riuscire a trasmettere interesse a tutti i propri contatti. Ma quanti contatti è umanamente possibile avere sui social network riuscendo ad avere con tutti un rapporto almeno di conoscenza? Ritengo che per quanto si possa essere una persona super social, non sia possibile avere credibilità come individuo con tutte le persone che si hanno nella lista degli amici, molti saranno estranei o persone aggiunte tanto per far numero. A questo punto ritengo che sia decisamente più efficarce inviare una bella e vecchia DEM di spam a 100.000 contatti via email, sicuramente si avrebbe un risultato diverso, sopratutto se le 100.000 email sono almeno profilate come si deve.

Allora questo social media merketing non serve a nulla?
Non ritengo che sia proprio così, in alcuni contesti specifici fare marketing sui social media può rivelarsi vincente. Pensate di voler diffondere notizie o informare tutti su un evento, un concerto, una manifestazione, in quasti casi specifici i social network sono fondamentali e funzionano veramente alla grande.
Se invece volete vendere prodotti alimentari di altissima qualità, allora vi converrà contattare direttamente un insieme di possibili acquirenti ben profilati magari raccogliendo email di ristoranti di classe in tutta Italia.

Come qualsiasi attività,anche questa è molto impegnativa, per effettuare Digg, Pligg, Bookmarks, Mi Piace, Twitta,Condividi & Co. ci vuole tempo e dedizione quindi valutate sempre attentamente a priori se per il vostro target, per la vostra nicchia di mercato potreste ottenere dei riscontri reali con il social media marketing