Verso dicembre 2009, Google ha inziato a mostrare i risultati di ricerca sfruttando un nuovo algoritmo, il nome in codice era Google Caffeine. Nello stesso periodo in giro per l’Italia si tenevano i numerosissimi , e a mio avviso inutili, convegni SEO dove si diffondono notizie ovvie sul SEO che chiunque sappia un po di inglese può trovare sui siti stranieri. Durante uno di questi convegni, nello specifico quello di Rimini tenuto da Giorgio Taverniti & Co, uno dei miei clienti sottopose, agli esperti seo, il proprio sito web per avere qualche opinione a riguardo. Il mio cliente fu deriso e gli fu detto che quel sito web non avrebbe mai ottenuto risultati degni di nota perchè aveva problemi di ogni genere. Il mio cliente, divertito, chiese gentilmente di ricercare su google “hotel rimini”, una delle keyword più difficili del panorama turistico italiano. Quando gli esperti seo videro che il sito del mio cliente era ai primi posti calò il silenzio e tutte le risate gratuite si tramutarono in grande imbarazzo. Fu detto al mio cliente che avrebbe avuto grandi problemi e che il sito sarebbe sparito. Tutt’oggi il sito web è ai primi posti su “hotel rimini” , anche se devo rendere atto  agli esperti seo che effettivamente per un po è scomparso, ma solo ed esclusivamente perchè GOOGLE è cambiato e non di certo perchè avesse dei problemi.

Ebbene si Google è cambiato, non è più quello di una volta, molti se ne saranno resi conto da gennaio 2010. Tanti si sono ritrovati in prima pagina ed increduli non capivano il perchè e tantissimi sfortunati, che avevano anche investito grosse somme in SEO, si sono trovati in decima pagina.

In giro ne avrete sentite veramente tante, le teorie sono innumerevoli e tanti forniscono dei parametri da rispettare per ottenere il posizionamento nei motori, esistono tanti software seo che tirano fuori numeri da rispettare rigorosamente, a mio avviso tutte cazzate! Ops per la prima volta ho usato una parolaccia sul mio Blog 🙂

Le uniche cose certe del nuovo Google sono quelle che potete osservare con un po di attenzione con i vostri occhi.

Tutti i siti della prima pagina di una ricerca sono tra i più veloci nella SERP, la velocità sta diventando un fattore fondamentale per il SEO, proprio per questo motivo stanno nascendo sul web i servizi di Cloud Servers, ossia server virtuali di potenza inaudita dato che sono splittati su migliaia di server paralleli e non hanno limite di CPU e/o memoria. 

Tutti hanno un pagerank decente. Ho sempre detto che il pagerank non serve a nulla ma ora sembra che in quel numeretto Google ci abbia infilato qualcosina in più. Credo che il pagerank di oggi sia un mix tra il vecchio valore ed il tanto decantato Trust Rank.

La keyword density, molti insistono a dire che deve essere compresa in un range specifico, ma è una cavolata. Il range della keyword density da adottare varia da SERP a SERP  sopratutto non importa quante volte usi una parola, la cosa fondamentale da capire è COME LA SI UTILIZZA E QUANDO. Come fare a capirlo? Basta essere dei buoni osservatori, leggere con attenzione i testi degli altri ed imparare…

Il fattore fondamentale per il nuovo Google? Una strategia di link building intelligente. Vi chiederete cosa significa intelligente, io credo di averlo capito e di essere riuscito anche a tirar fuori alcune formule matematiche e schemi di linking per portare in prima pagina i siti web.

Da gennaio a marzo non ho fatto altro che studiare, sperimentare, tirar fuori numeri e formule per capire come funzionasse il nuovo Google e finalmente credo di essere arrivato ad una soluzione accettabile.
Ho realizzato 2 tools, uno per la keyword density multipla ottimale per SERP specifiche ed uno per indicarmi la strategia di link building.

Per il primo SEO Tool ho parlato di Keyword Density Multipla
In un documento che vogliamo posizionare per “patente nautica” ad esempio, non è importante solo l’utilizzo della parola chiave in questione ma bisogna individuare un insieme di frasi o parole correlate che dovranno essere a loro volta utilizzate con Keyword Density specifiche e mirate. Il mio software non solo individua tutte le frasi fondamentali ma indica la keyword density ottimale per ognuna di esse.

Il secondo SEO Tool si basa su una formula matematica ed un parametro, di cui al momento non voglio parlare, che è l’unico, da quando faccio il lavoro di SEO, che riesca a fornirmi l’elenco identico della TOP 10 di Google. Il primo su Google ha il valore più elevato scendendo fino al 10 posto con il valore più basso. Il parametro funziona per qualsiasi SERP e riuscendolo a variare per i miei siti web sono riuscito ad ottenere la prima pagina per keywords difficilissime.

Questi parametri, queste esperienze personali sono le uniche cose utili per ottenere risultati come SEO, ci vuole ricerca, esperienza e costanza. Quello che viene divulgato nei convegni dove un oratore parla a centinaia di persone è solo l’ABC del SEO, cose che tutti sanno, le notizie interessanti potete trovarle nei tanti blog SEO, magari in quelli che scrivono con più assiduità di me 🙂