Ieri ero in spiaggia con una lattina di birra ghiacciata in mano, marca poco famosa e poco diffusa anche in Italia,    e non ho potuto fare a meno di notare che sia impugnandola con la destra che con la sinistra , il logo o brand se preferite era sempre completamente visibile nella parte di lattina non coperta dalla mano.

Può sembrare una casualità ma quando si parla di marketing e brand promotion nulla viene mai lasciato al caso, tutto è studiato nei minimi dettagli e spesso , quello che gli altri trascurano o ignorano, diventa il nostro punto di forza, il plus che ti permette di fare la differenza.
Il posizionamento strategico del brand sulla lattina è una vera e propria azione di ottimizzazione per incrementare la visibilità del prodotto, per assurdo è un ottimo esempio di ottimizzazione onsite ed una trasposizione del mondo SEO nel mondo offline fatto di persone e prodotti.
Dopo aver elogiato i “SEO” della lattina veniamo al succo, la birra faceva veramente pena!
Direi che i “content manager” non sono stati all’altezza del reparto marketing ed ecco subito spiegato perché la birra in questione non sia così famosa.
C’è da dire però che questa birra il suo mercato ce l’ha collocandosi nella fascia di prodotti low cost di media qualità , quindi direi che ha il suo perché fornendo un rapporto qualità prezzo conveniente.
La mia riflessione estiva su questa lattina di birra, forse incentivata dalla birra stessa e dal troppo sole,  ovviamente trova il suo riscontro nel mondo SEO altrimenti sarebbe stata fuori luogo sul mio blog.
Mi fa pensare ai tanti proprietari di siti web che mi chiedono di essere primi su Google con svariate parole chiave che non si addicono affatto al prodotto che vorrebbero vendere e che richiedono un impegno enorme e come risultato porterebbero solo visitatori non soddisfatti del risultato di ricerca.
Vi faccio un esempio:
Sito web di moda che vende abbigliamento di marca per giovani, le solite marche che vedete nei negozi. Il cliente vuole posizionarsi per parole chiave che, a mio avviso, saranno ricercate da utenti che cercano capi di alta moda. Sarebbe molto meglio una combinazione di Keywords “oneste” come tshirt + marca o pantaloni + marca ecc…
In questo modo è più facile posizionarsi e si soddisfa la ricerca specifica dell’utente.
Spesso chi si rivolge al SEO vorrebbe ottenere successi facili pensando, erroneamente, che facendo vedere il proprio sito web a migliaia di persone si aumenteranno le vendite dei propri prodotti.
Chi si rivolge ad un SEO deve, prima di tutto, avere una strategia volta a migliorare i contenuti del sito per fare in modo che, quando sarà il momento di raccogliere i frutti del posizionamento organico, i visitatori trovino il meglio che ci sia sul web e rimangano soddisfatti al 100% di quello che hanno trovato.
Il SEO porta gente nei vostri marketplace ma siete voi a dover essere in grado di vendere i vostri prodotti. Se ogni giorno arrivano visitatori da ricerche mirate ma non riuscite a vendere allora c’è qualcosa che non va con i prodotti o con la credibilità del vostro sito o brand.
In tal caso avrete bisogno anche di altre attività come brand promotion  o attività social o semplicemente dovete migliorare la user experience sul sito.