Per tutto il 2009 ho sfruttato moltissimo i links da siti stranieri per posizionare parole chiave in lingua inglese come “hotel” o “bed and breakfast” o “seo”, tutte parole che in italiano venivano utilizzate allo stesso modo dei siti web stranieri. Con la keyword Hotel ero riuscito a raggiungere la terza posizione su google.it nonostante i links provenissero tutti da siti web in lingua inglese e con Hotel erano salite tutte le keywords composite come Hotel+località e varie.
A gennaio con l’aggiornamento dell’algoritmo di Google qualcosa è cambiato, c’è voluto un po di tempo per capire cosa fosse successo ma alla fine ci sono arrivato. Google ha geolocalizzato anche i links in entrata per i siti web. In pratica se 100 siti australiani linkano il nostro sito web italiano allora acquisirà popolarità in Australia per la rispettiva versione di google ma i links in entrata non influenzeranno neanche minimamente il posizionamento su google.it.
Sostanzialmente , un anno intero di strategia di link building buttato praticamente nel WC 🙂 Fortunatamente per tutti i miei clienti ho variato la provenienza dei links quindi il danno è stato abbastanza gestibile.

Di seguito un elenco di info interessanti per la link building del 2010:

  1. I link stranieri aiutano a posizionarsi nell’ambito di appartenenza dei siti che ci linkano. Se il sito che ci linka è brasiliano ci posizioneremo su google.co.br ma non avremo giovamenti su google.it
  2. Se offriamo ul link da tutte le pagine del nostro sito (es.: nel footer o nella sidebar)  stiamo dicendo ai motori di ricerca che stiamo linkando un sito di nostra proprietà oppure si tratta di un link a pagamento. I link regolari risiedono su una sola pagina del sito e non sitewide, nessuno offre link sitewide avendo nulla in cambio.
  3. Se tutti i link in entrata puntano ad un’unica pagina del sito è ovvio che stiamo facendo link building (ed anche male) ed i motori di ricerca lo capiscono facilmente. Un sito è interessante se sono interessanti tutte le pagine, quindi se i links in entrata sono “spalmati” per tutte le pagine del sito e con keywords diverse.
  4. Il pagerank non serve a nulla anche se ormai c’è l’ossessione del PR più alto per lo scambio link, si fa a gara a chi ce l’ha più grande 😛 Un buon link non deve provenire da una pagina con PR alto ma da una pagina con un contenuto FORTEMENTE a TEMA su un sito FORTEMENTE a TEMA, il PR non serve a nulla, ho siti che contano 24.o00 visitatori unici giornalieri con PR ZERO e sono posizionati al primo posto con migliaia di keywords.
  5. L’importanza del social bookmarking. Ponetevi una domanda: “Quanto vale un link in una pagina con decine e decine di links, tutti off topic e senza alcun testo per tematizzare la pagina?”
  6. Create contenuti che invitino ad offrirvi un link piuttosto che mendicarli in giro sul web
  7. Se il punto 6 non è applicabile perchè i vostri contenuti non sono interessanti, acquistate una recensione su siti web come www.textmarket.it , otterrete un link a tema in un articolo a tema.
  8. Usate il pay per click per diffondere contenuti da link baiting, costa poco e si ottengono bei risultati.

Ci sono tanti modi per ottenere links, il modo più veloce e sicuro è quello di offrire più di quello che si chiede in cambio ma dovete aver bisogno di buoni links a tema da scambiare. Io generalmente offro un banner + 2 directory in cambio di un link a tema, il PR non mi interessa, va bene anche un PR ZERO, so di andare contro tendenza ma i risultati li vedo, quindi vado sul sicuro 🙂