Mi capita ormai ogni giorno di parlare al telefono con persone che vorrebbero affidare il posizionamento del proprio sito web alla mia azienda, la SEO Cube, e mi dicono di aver già fatto attività SEO senza ottenere risultati.

Quando chiedo queli attività siano state svolte, nel 90% dei casi mi dicono che sono stati creati degli articoli ottimizzati e linkati tra loro per aumentarne la tematizzazione.
A questo punto gli dico: “Quindi non avete fatto SEO, vi siete rivolti ad un copywriter?” Ed ecco che cadono dalle nuvole ed iniziano ad inveire contro il vecchio “SEO” che gli ha raccontato balle e che gli ha fatto perdere fiducia nella nostra professione.
Dopo aver spiegato a queste persone che quelli di prima non hanno fatto SEO e che quindi non hanno motivo di diffidare del nostro lavoro perchè non l’hanno ancora provato, sono quasi sempre costretto a dimostrargli ciò che dico perdendo una mezz’oretta al telefono facendo consulenza SEO gratuita ed evidenziando in pochi minuti tutto ciò che non è stato fatto negli svariati mesi di consulenza che invece ha pagato profumatamente.

Mi rendo conto che nel settore SEO ci sia tanto lavoro (fortunatamente) e poca conoscenza della materia da parte dei clienti (sfortunatamente) e che quindi molti provino a vendere quel poco che sanno fare spacciandolo per SEO (e la cosa che mi fa incazzare è che sostengono che sia veramente quella la SEO) ma mettersi a bordo strada con la propria carrozza per vendere elisir di lunga vita è veramente poco professionale, una scena da vecchi film western.

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Questa la premessa per arrivare al dunque di questo post ossia una lista di professioni legate alla SEO e cosa ogni professionista dovrebbe essere in grado di fare e proporre ai propri clienti.

Il consulente SEO

  1. Deve essere in grado di fare un sito web meglio di un webmaster perchè se non sai fare il sito perfetto non sarai nemmeno in grado di prenderne uno fatto male e renderlo perfetto. Credo che per logica sia facile arrivarci no?
  2. Deve essere in grado di capire i problemi del sito web del cliente in meno di un’ora, se ci mette di più non sa di cosa stia parlando. (dico un’ora solo perchè magari un giorno potrebbe essere assonnato e farsi sfuggire qualcosa per poi riprenderla dopo un quarto d’ora)
  3. Deve sapere da subito se il denaro che volete dargli ve lo farà buttare via o a potrà fruttarvi con le attività che andrà a svolgere. Io so bene se il possibile cliente ha qualche possibilità di successo già dalla prima telefonata e spesso scoraggio le attività SEO.
  4. Deve avere delle solide basi di Search Maketing e Keyword Research altrimenti lavorerà senza avere idea di dove vuole arrivare e se chi guida l’auto in cui siete seduti non sa dove sta andando, non solo vi perderete, ma pagherete anche la benzina.
  5. Deve conoscere ogni disciplina in grado di migliorare il posizionamento del vostro sito web ed in particolare il Search Marketing, l’ottimizzazione strutturale del sito, l’ottimizzazione OnPage e la Link Building.
  6. Quando il cliente cura male (o per niente) il proprio sito web, il SEO deve farsi sentire perchè “Io posso dire che sei bellissima quanto vuoi e presentarti a Miss Italia ma se quando sei sul palco sei tutta ciccia e brufoli ti cacciano via a calci nel sedere” (Google vi butta fuori dalla prima pagina in un batter d’occhio se, una volta saliti, non meritate realmente di stare li. Ci sono algoritmi in grado di farlo)
  7. Il SEO completo, a mio avviso ma non tutti ne sono in grado, dovrebbe anche essere capace di programmare e trovare soluzioni tecniche/strategiche implementando migliorie software e/o plugin per automatizzare ottimizzazioni onpage.

Il consulente SEM

  1. Individuare le parole chiave ottimali su cui investire
  2. Capire quali keyword abbandonare e quali scegliere a seconda del budget che il cliente può permettersi di spendere
  3. Scegliere vari canali, dal PPC (AdWords) al Posizionamento Organico offrendo supporto all’agenzia SEO se richiesto.

Il copywriter

Questa è la figura che maggiormente prova ad invadere il settore SEO solo perchè qualche volta ha scritto articoli che sono andati a posizionarsi in prima pagina su Google ma vi assicuro che è capitato anche ad alcuni miei clienti che cito con testuali parole : “Ho scritto un articolo del cavolo, fatto in fretta giusto per non lasciare la pagina del sito vuota ed è finita al 2 posto per la parola chiave”.

Almeno i miei clienti hanno avuto l’intelligenza di non credere di essere diventati SEO. Comunque vengo alla descrizione della figura del copywriter.

  1. Deve saper scrivere meglio di me in italiano (Oggi una lettrice mi ha detto che sono un asino perchè ho scritto po senza apostrofo e ben mi sta perchè scrivo con la dettatura vocale dell’iphone e queste sono le conseguenze)
  2. Deve studiare e conoscere a fondo gli argomenti di cui parla altrimenti ne usciranno fuori testi che non saranno in grado di “incastrarsi” nello spazio dei termini e delle entità utilizzate da Google per identificare l’argomento. In poche parole risulteranno di scarsa qualità per Google perchè carenti rispetto ai testi dei competitor.
  3. Deve essere in grado di intercettare le intenzioni dei lettori ma sopratutto il modo che utilizzeranno il lettori per trovare il testo che sta scrivendo.
  4. Deve scrivere quando basta per parlare bene dell’argomento e non avere schemi di scrittura da 400-500-1000 parole, non deve forzare la scrittura per entrare in un limite.

Il link builder

Questo è a mio avviso il lavoro più complicato e rischioso ma molti credono di poterlo fare pensando : “Ma che ci vuole a mettere un link? E’una sciocchezza”.
Nulla di più sbagliato, la link building è matematica, è studio della concorrenza, è strategia, è intelligenza, è capacità sociale e PR.

  1. Deve essere in grado di studiare il profilo backlink del cliente
  2. Deve studiare i profili backlink dei competitor e capire come fare per raggiungerli nel minor tempo possibile ma senza fare danni
  3. Deve capire quanti link si possono pubblicare alla settimana
  4. Deve essere in grado di scegliere anchor strategiche (variate) che posizionino keyword specifiche ma senza fare spam e senza disperdere l’efficacia del lavoro svolto.
  5. Deve essere in grado di valutare un sito web partner ed il suo stato di salute
  6. Deve essere in grado di valutare la condotta di un sito web per evitare che ci tiri a fondo con lui
  7. Deve essere in grado di capire quando è il momento di fermarsi e fare altro
  8. Deve essere in grado di creare Trust e non solo posizionare keyword
  9. Deve capire come bilanciare la deep linking per fare in modo di ottenere il massimo risultato con il numero minore di link
  10. Deve capire se sta linkando una pagina che non salirà per problemi onsite
  11. E tante ma tante altre cose importanti riguardanti i contenuti ed i siti web

Il Social Media Optimizator

Perdonatemi se non so darvi troppi dettagli a riguardo, mi basta solo dirvi che le attività social non c’entrano nulla con la SEO e se provano a vendervela per tale prendeteli a calci nel sedere.
Le attività social non sono del tutto inutili per la SEO ma hanno un valore veramente marginale e possono essere parte integrante delle campagne SEO in strategie particolari spesso legate al Brand.

Credo che sia tutto e spero che possa esservi di aiuto per non cade più in errore, molti proveranno a vendervi SEO anche se sanno usare solo Word e Google per fare le ricerche.