Prima di tutto mi scuso per la formattazione del post ma scrivo da iphone, sono in viaggio.

Quando un possibile cliente ci chiede la prima pagina di Google per keyword specifiche si ripropone sempre lo stesso problema, quello di fargli capire che Google è cambiato radicalmente e che la prima pagina, per come la intende il cliente, non esiste più.

In passato, quando si effettuava una ricerca, i risultati erano sempre identici da qualsiasi luogo si effettuasse la ricerca e non esisteva alcun parametro esterno di personalizzazione che potesse farli variare.
Ottenere il posizionamento in prima pagina per una parola chiave aveva senso e funzionava anche come scelta di marketing ma oggi non è rimasto quasi nulla del vecchio Google e della vecchia SEO, ora vi spiego perché.

Perché il posizionamento per keyword funzionava

1. Perché per il cliente era facile misurare l’operato dell’agenzia SEO

2. Perché sulle posizioni si misuravano anche i competitor

3. Perché era facile studiare una strategia con gli strumenti per le parole chiave

4. Perché si potevano studiare i backlink dei competitor per carpirne le strategie

Quando tutto girava intorno alle keyword il lavoro del SEO era schematico e lineare e l’analisi del rendimento era semplice da parte del cliente.

Perchè le keyword non sono più al centro di tutto

Prima di procedere vorrei fare una precisazione, quando dico che le keyword non sono più al centro di tutto intendo dire che una buona strategia di posizionamento mirata all’aumento dei visitatori UTILI non può basarsi semplicemente su un’analisi selettiva ed il posizionamento solo di un gruppo di parole chiave, fermo restando che è ovvio che gli utenti arriveranno sul vostro sito utilizzando una keyword di ricerca.

Per capire perché la singola keyword non ha più tanto valore bisogna partire dalla base, Google, chi era prima e chi è oggi.

Google era un motore di ricerca come bing e yahoo, nulla di più finché poi non ha lasciato i competitor indietro di almeno un decennio diventando il primo motore di ricerca al mondo.
Tralasciamo il passato e prendiamo il sorpasso di Google come punto di partenza e vediamo cosa ha fatto il nuovo Google.

1. Ha fatto diventare youtube il secondo motore di ricerca al mondo superando ancora una volta bing e yahoo

2. Ha creato Chrome e lo ha fatto diventare uno dei browser più diffusi al mondo

3. Ha creato Google+ che è il secondo social network più grande del mondo

4. Ha creato Android che gira sul 70% dei dispositivi mobile del mondo

5. Ha il sistema di mappe più utilizzato al mondo

6. Ha il traduttore online più utilizzato al mondo

7. Ha una versione dell’indice diversa dal desktop per Voice Search da tablet e mobile

Incrociando i dati raccolti dai 7 punti precedenti Google ha acquisito ed acquisice dati in grado di profilare qualsiasi utente, le sue preferenze, le sue abitudini, le sue ricerche quando é a casa, quelle quando utilizza il tablet e quelle che fa a voce quando ha le mani occupate, tutto questo per essere in grado di rispondere alle vostre ricerche nel modo più appropriato possibile.

Oggi Google, grazie al suo nuovo algoritmo semantico, é in grado di rispondere in maniera molto più precisa di prima e prenderlo in giro con le vecchie tattiche non é più un buon investimento, ora vi spiego perché.

1. Google analizza la qualità dei vostri articoli senza capirci un tubo, però sa bene se siete o meno rilevanti per una o più parole chiave perché vi pesa “nel gruppo” di pagine candidate e sa anche bene se lo siete più o meno degli altri a seconda degli argomenti di cui parlate e di come li approfondite.
In passato si potevano pubblicare articoli di pessima qualità ma se lo fate oggi non avete possibilità di successo.

2. Google penalizza link forzati, come lo capisce?
Facendosi una semplice domanda.
“Il link dice che la pagina sia rilevante per la keyword specifica. Come mai invece io ritengo che altri lo meritino 10 volte di più ed invece nessuno li linka?”
Quando si fa link building é meglio linkare con anchor più credibili anche se non spingono una top keyword. Se fate link building alla vecchia maniera funzionerà alla grande ma solo fino al prossimo giro di Google Penguin.

3. Qualora funzionassero ancora le vecchie strategie vi trovereste comunque ad affrontare il problema principale da cui nasce questo articolo, la frammentazione delle SERP (pagine di risultato di ricerca)
Google per ogni parola chiave non ha più un’unica Prima pagina ma infinite prime pagine personalizzate a seconda delle preferenze, posizione, dispositivo dell’utente. Allora che senso ha puntare ad una parola chiave se non possiamo essere certi di essere in tutte le prime pagine per quella keyword? Nessuno!

Allora a cosa puntare se non alle keyword?

La risposta è semplice, assecondare Google, spiegargli nel modo più chiaro possibile quanto segue:

1. Chi siamo

2. Qual’é il nostro punto di forza che ci distingue dagli altri competitor

3. Trattare i contenuti con cura ed approfondimenti per dare certezze a Google (disambiguazione)

4. Usare i social per arrivare ai nostri possibili clienti

5. Fare link building (bene)

Tutti questi punti li tratterò in uno dei prossimi articoli che parlerà di un nuovo software di analisi semantica e delle parole chiave che ho appena finito ed in cui vi mostrerò ancora meglio perché l’approccio per parola chiave sia estremamente ottuso.
Vi anticipo solo una cosa,
la keyword “posizionamento” ad esempio genera ambiguità ed é utilizzata in vari ambiti come “posizionamento antenne” oppure in ambito chirurgico o dei motori di ricerca o nell’ambito finanziarioo oppure nella disposizione dei prodotti sugli scaffali dei supermercati… Come fa google a capire l’intenzione di chi cerca “posizionamento”… Proverò a spiegarvelo nei prossimi post…