Dopo un bel periodo di stop dovuto ai tanti impegni lavorativi ho finalmente qualche istante per riprendere il corso seo online da dove l’avevo rimasto. Il punto successivo del corso era appunto l’analisi dei competitors prima di intraprendere l’attività di ottimizzazione del proprio sito web.
Per quanto molti sostengano che l’ottimizzazione SEO sia sempre uguale e che ci siano regole che valgono per tutti i siti web, non è precisamente così.

E ‘possibile trovarsi dinanzi a scenari diversi:

Prima di parlarvi delle due possibilità è necessario che vi dica come individuarle a colpo d’occhio.

  1. Andate su google ed effettuate la ricerca della parola chiave che dovete posizionare
  2. Copiate in un documento notepad gli indirizzi dei 10 siti web (es.: www.sitowebtrovato.it)
  3. Ora analizzate a colpo d’occhio un sito alla volta. Copiate il primo indirizzo dal documento notepad, poi andate su google e ricercate:  site:www.sitowebtrovato.it (ovviamente con l’indirizzo dei siti veri). Google vi fornirà un elenco di pagine indicizzate dal sito web e vi mostrerà i loro TITLE e DESCRIPTION
  4. Prendete come appunti su un foglio excel il NUMERO DI PAGINE INDICIZZATE e se notate che i TITOLI DELLE PAGINE sono tutti molto simili e che gli URL presentano dei PARAMETRI NUMERICI tipo id=23 o mod=com_content ecc… segnatevi che non è bene ottimizzato.
  5. Il numero di pagine indicizzate è importante per capire contro chi vi scontrate, sarà difficile competere contro un sito che ha 1000 pagine indicizzate a tema se noi ne abbiamo 3…

Dopo questo studio preliminare riuscirete a capire a colpo d’occhio in quale dei due scenari ci troveremo…

SCENARIO 1: SITI WEB MOLTO SIMILI E/O TUTTI BENE OTTIMIZZATI

Vi faccio due esempi e vi racconto due esperienze seo simili che ho avuto nel settore turistico su Rimini e su Ischia.

Caso 1 – Hotel a Ischia:
Qualche anno fa ho portato ai primi posti due siti web di Tour Operator che si occupavano di prenotazioni hotel ad Ischia e chiacchierando gli ho chiesto perchè tutti i siti di prenotazioni ad Ischia fossero praticamente identici (a mio avviso pessimi). Mi fu risposto che, secondo uno studio di marketing testato e verificato quei tipi di sito web erano quelli che convertivano maggiormente. Secondo il mio punto di vista, ossia quello del SEO, quei siti web erano veramente qualcosa di indescrivibile ed ho dovuto combattere a lungo per trovare un giusto compromesso per ottimizzarli a modo mio. Fortunatamente sono riuscito a portarli ai primi posti. Dato che il punto di vista del mio cliente era identico a quello di tutti i competitors, google “ha dovuto scegliere” il meno peggio tra i siti forti sulle parole chiave della zona. Ovviamente, anche se i siti web non erano il top dell’ottimizzazione SEO, google ha comunque scelto ed applicato dei criteri diversi per la valutazione, doveva pur scegliere la top 10.

Caso 2 – Hotel a Rimini:
Come per il caso 1, su Rimini si presenta la stessa identica situazione. Tutti i siti web sono praticamente dei cloni. La pensano tutti allo stesso modo ma almeno i siti web sono tutti bene ottimizzati anche se adottano lo schema a pagine con una valanga di banner di hotel che rende il sito poco fruibile per l’utente. Anche in questo caso google ha scelto la sua top 10 con criteri diversi da quelli di Ischia.

Come fare a distinguersi in due scenari come quelli indicati? Come si può fare uno studio dei competitors se sono tutti identici e bene ottimizzati?

In questo caso, a mio avviso il più complesso, bisogna valutare i tanti fattori OFF SITE e qualche fondamentale aspetto ON SITE, ossia:

  1. Numero di link in entrata
  2. Distribuzione dei link alle pagine del sito web (deep links)
  3. Qualità dei link
  4. Capire se si tratta di link acquistati o “procurati” o naturali
  5. Analisi semantica dei testi o della home page per individuare gli argomenti e parole chiave di rilievo
  6. Valutare se il copywriter del sito si è spinto ai limiti dello spam (per capire la tolleranza di google in questo contesto specifico)
  7. Utilizzare SEO Tools validi per verificare a fondo link in uscita ed in entrata
  8. Numero di pagine indicizzate su google per il tema di vostro interesse
    Es. cercate su google : “parola chiave” site:www.sitodelcompetitor.it

Per capire se ce la potete fare a sconfiggere la concorrenza è necessario che passiate al setaccio anche il vostro sito web e che poi confrontiate tutti i numeri, valori, percentuali ottenute per farvi un’idea di cosa fare per portare i valori nella media dei siti top 10. Può sembrare un compito difficile ma non lo è basta avere tempo (molto), pazienza ed utilizzare un foglio excel o similari per salvare tutte le informazioni e confrontarle.

SCENARIO 2: SETTORE DI NICCHIA CON CONCORRENZA SEO MEDIA

Se nella prima pagina di Google troverete 2 o più siti web non ottimizzati, cliccate sulla pagina 2 di google per conferma e verificate se anche in seconda pagina ce ne sono vari. Il controllo va fatto perchè è possibile che un sito web non ottimizzato sia in prima pagina per motivi diversi come anzianità del dominio, nome dominio perfettamente identico alla parola chiave ricercata o un immenso quantitativo di link in entrata. Se anche in seconda pagina abbiamo siti non ottimizzati allora possiamo tranquillamente scalare le SERP con una percentuale di successo molto elevata.
In queste situazioni è possibile (ma non è mai certo) che l’ottimizzazione seo da sola possa già darvi i frutti tanto desiderati. E’ possibile che con una buona ottimizzazione riusciate ad ottenere i primi posti per numerose parole chiave di nicchia e risparmiare migliaia di euro in PPC.

L’analisi dei competitors è molto ma molto più complessa di quello che ho esposto, ci sono ancora tantissimi fattori importanti da prendere in considerazione ma è totalmente inutile approfondire il discorso perchè richiedono un background di conoscenza tenciche e SEO molto spinte. Vi assicuro però che seguendo queste linee guida imparerete a capire a colpo d’occhio se avete una chance o no di arrivare primi su google per la vostra nicchia di mercato.