penguin 2.0

Penguin 2.0 è il primo vero update che reputo interessante perchè credo siano stati introdotti dei nuovi concetti completamente nuovi che danno un senso ai tanti rumors e “dico non dico” di Matt Cutts.

Molti di voi si troveranno a leccarsi le ferite dopo questo nuovo aggiornamento, proprio come nell’immagine, ma voglio provare a fare un po di chiarezza sui tanti aspetti di cui si è parlato fin ora senza mai approfondirli come andrebbe fatto.

Cos’è il web spam e chi sono i vari player coinvolti

Per web spam si intende un’attività volta all’acquisizione rapida, spregiudicata e possibilmente automatizzata, di link in entrata verso le pagine dei propri siti web. Le figure interessate in tale attività si possono classificare in SEO Black Hat, SEO Gray Hat e SEO White Hat, dove quelli con il cappello nero sono dei veri e propri spammer senza alcun freno, quelli con il cappello grigio sono con un piede nel lato oscuro ed uno verso la luce e fanno uso moderato di tecniche “borderline”, quelli on il cappello bianco sono quelli che provano a promuovere il proprio sito web in maniera naturale creando contenuti interessanti e provando a farseli condividere da “amici, parenti, conoscenti e simpatizzanti”.

seo profiles

Google non vede, ovviamente, di buon occhio i SEO Black Hat ma grazie alla banalità con cui conducono le proprie campagne di link building, sono facili da individuare. Google non ama neanche i SEO Gray Hat perchè li reputa dei furbetti molto più insidiosi degli amici Black Hat in quanto più furbi ed attenti. Stranamente Google non ama neanche i SEO White Hat che di tanto in tanto chiedono di linkare i propri siti web in articoli fortemente tematizzati.

Google vuole il controllo totale su come venga ottenuto il profilo backlink di un sito web ed un po alla volta credo ci stia arrivando.  Ad oggi sono quasi certo che Google sia in grado di capire quanti link meriti il tuo sito, una sorta di soglia oltre la quale parte l’allarme anti spam.

Penguin 1.0 Google inizia a penalizzare i SEO Black Hat

Come ho detto in precedenza, i comportamenti scellerati, troppo vistosi sono facili da identificare, motivo per cui Google con Penguin 1.0 ha iniziato con il fare una prima scrematura di siti web, quelli che hanno sicuramente utilizzato tecniche Black Hat.

Individuare siti web con profili backlink alterati da tecniche scorrette era estremamente facile, link in firma nei forum (spesso ottenuti con XRUMER), link nei commenti su vari blog (spesso anche non a tema), link in directory straniere, in sidebar, in footer, in template grafici e generalmente presenti in ogni singola pagina dei siti web che linkavano. Veramente un giochetto da ragazzi, motivo per cui Penguin 1.0 è stato l’update che ha fatto il numero maggiore di vittime.

Penguin 1.0 lanciato altre 3 volte prima di Penguin 2.0

Molti SEO Black Hat non hanno creduto all’attacco di Google Penguin ed hanno sostenuto che si trattasse solo di uno spauracchio per scoraggiare l’utilizzo di tecniche black hat ma non era così, era solo l’inizio di un progetto molto più interessante (Penguin 2.0).

Questi SEO hanno continuato le loro attività di linking senza paura ed hanno anche ottenuto risultati, in effetti Google non era in grado di individuare lo spam in tempo reale, ma Google per ovviare al problema ha lanciato in 3 momenti diversi una nuova scansione di Penguin 1.0 facendo pulizia di volta in volta.Ovviamente ad ogni passaggio la convinzione dei SEO Black Hat è scemata e le loro attività si sono ridotte quasi allo zero assoluto.

aggiornamenti penguin

Penguin 2.0 il vero cambiamento all’algoritmo antispam

Il nuovo algoritmo mi affascina molto perchè credo sia la parte complicata del lavoro antispam di Google. Alla base di tutto credo ci sia una semplice frase “Il sito merita veramente questi link in entrata?” ed è sulla base di questa mia domanda che sto svolgendo tutti gli studi attuali per indentificare il comportamento di Penguin 2.0 rispetto a vari profili backlink di siti web che gestisco.

La cosa interessante è che solo i siti web di clienti di vecchia data sono stati penalizzati quindi so per certo che il mio modo di lavorare attuale è perfettamente in linea con Google mentre le vecchie tecniche sono state “debellate”.

Ora bisogna vedere quanto tempo durerà l’efficienza delle nuove tecniche di link building che stiamo utilizzando in azienda ma su questo sono decisamente fiducioso perchè abbiamo anticipato di almeno un anno le previsioni che hanno fatto siti come SEOMoz qualche mese fa.

Ricordate tutti quegli studi fatti in giro riguardo all’importanza dei social signals nel posizionamento organico? Tutti i siti SEO del mondo hanno affermato che i siti web che generano il maggior numero di segnali sociali tramite Facebook, Twitter, LinkedIn ecc… sono quelli meglio posizionati su Google. Gli stessi siti SEO hanno affermato quindi che i Social sono fondamentali nelle campagne di link building ma nessuno ha provato a spiegare per quale motivo siano così importanti.

Sin dall’inizio ho dissentito con questa affermazione e lo faccio ancora, credo che si stiano leggendo male i dati che si hanno a disposizione. I segnali sociali sono oggi fondamentali nelle campagne di link building ma non per il semplice scopo di generare link verso il sito, sarebbe estremamente semplice spammare su Facebook & Co, ma servono appunto come SEGNALE per far capire a Google che un sito web è popolare ma entrerò nel dettaglio in seguito.

 Il tuo sito merita i link che riceve?

Questa credo che sia la domanda chiave per capire come funziona Penguin 2.0, credo che Google sia ora in grado di stimare quanti link meriti un sito web, in quale preciso istante temporale quei link possano essere considerati link naturali e quando invece siano sicuramente da ignorare o addirittura penalizzare.

A questo punto entra in gioco il discorso precedente sui Social Signals ed è chiaro capire perchè servano tanto a Google per determinare se i link sono naturali o falsi. Se nessuno parla di te e del tuo sito web su nessun canale web che Google sia in grado di analizzare ed indicizzare, com’è possibile che contestualmente il tuo sito riceva numerosi consensi (link in entrata) ? Ovviamente quando questo accade i link sono falsi (vedere immagine sotto).

link meritati

Nell’immagine a sinistra, il sito riceve troppi link in entrata rispetto a quanto si parli di lui.
In quella a destra invece ci sono molti segnali sociali ed un numero ragionevole di link quindi saranno probabilmente naturali.

Se invece si parla molto del tuo sito web sui social, intesi nel senso ampio del termine quindi non solo Facebook & Co. ma anche Citazioni (concetto di CoCitation) , e contestualmente ricevi un certo numero di consensi (link), allora per Google ci sta tutto, va benissimo, è naturale che accada e che il tuo sito MERITI quei link in entrata.

Questo valorizza quanto detto sui Segnali Sociali, ossia che chi ne ha di più è spesso meglio posizionato, ma credo che dipenda dal fatto che tutti i link in entrata vengono VALORIZZATI da una reale popolarità misurata proprio sulle interazioni sociali. Detto in termini spiccioli, potrebbe essere vero che ogni 20 Social Signal ti viene “convalidato” un link in entrata, se ne ottieni di più è anomalo perchè non lo meriteresti.

 Quanti link si possono ottenere in un lasso di tempo?

Prima di Penguin 2.0 era semplice capirlo, bastava studiare il profilo backlink dei competitor, stimare il loro vantaggio, la loro velocità di acquisizione di link ed andare leggermente più veloci di loro per raggiungerli in un lasso ragionevole di tempo.

Oggi non è più così semplice, il concetto vecchio vale sempre ma è fondamentale MERITARE i link che si acquisiscono alla giusta velocità di cui parlavo prima.

Come si può fare a meritare questi link in entrata?

Sicuramente abbinando un’attività di Social Promotion alla creazione del profilo Backlink, bisogna “praparare il campo” prima di seminare e sono fiero di dire che questo lo faccio già da un anno per i miei Top Customers che hanno abbastanza budget per sostenere quest’attività così minuziosa ed i risultati si vedono alla grande.

 Il giusto equilibrio tra link e Social Signals

Il concetto dei Social Signals intesi come “prova del nove” per validare i link in entrata verso un sito web è una mia idea (spero non sia sbagliata) , un mio pensiero maturato analizzando vari siti web penalizzati o premiati da Penguin 2.0 e sono quasi certo che sia valida.

Se il concetto fosse giusto, quale sarebbe il giusto rapporto tra segnali sociali e numero di link che si possono pubblicare? Beh anche in questo caso non potete fare altro che analizzare i social signals dei vostri competitor keyword per keyword e provare ad identificare un numero minimo di social signals necessari per poter mettere un singolo link senza che Google lo consideri anomalo.

equilibrio social e link

Per questo ovviamente dovrete fare uso di vari tools come AHREFS o SEOMOZ perchè al momento non c’è nulla che faccia esattamente quello che dico ma con un po di impegno si riesce a tirar fuori i dati, tanto va fatto una sola volta per ogni keyword. Io lo faccio con dei tool interni che ho realizzato in azienda per i nostri clienti.

Strategie di link building con Penguin 2.0

Questa è la vera sfida su cui sto lavorando 80 ore al giorno con il mio socio. Stiamo realizzando dei nuovi tool che ci permettano di pianificare, gestire, monitorare le nostre campagne rispettando perfettamente i criteri che facciano capire a Google che si tratti di link naturali al 100% e non di link costruiti in maniera artificiale.

Riguardo le nuove strategie di linking per Penguin 2 posso solo darvi un input concettuale illustrato anche nell’immagine in basso. Una volta pubblicato un articolo bisogna farlo diventare popolare (social Buzz) e nella fase di crescita della popolarità dell’articolo è possibile iniziare a linkare (con le vecchie tecniche ed anchor variation) con un crescendo di link proporzionale alla crescita della portata sociale. Quando la social popularity va scemando deve accadere lo stesso per i nuovi backlink, dovranno inevitabilmente diminuire per simulare un andamento naturale di acquisizione link.

link building con penguin 2.0

 

 Tool di verifica penalizzazione Penguin 2.0

Come vi avevo promesso ecco un piccolo Tool per verificare se il vostro sito sia stato penalizzato da Google Penguin 2.0.
Il tool lavora su una base dati ridotta, sfrutta l’archivio dei nostri SEO tools interni, quindi mi scuso in anticipo con chi non troverà dati riguardanti la propria nicchia di mercato. Se non trovate date è perchè non ho clienti nel vostro settore di appartenenza.

[PenguinCheck]